giovedì 7 aprile 2011

goodbye my friend

sembrano il disegno della retta tangente una circonferenza. perché il tavolino, rotondo, è lì accanto, ma loro hanno sistemato le due sedie da una parte, uno di fronte all’altra. e si stanno vedendo per l’ultima volta e lo sanno, e lo sanno che tutto quello che c’è da dire è adesso, perché non ci sarà un poi.
ma non ce la si può fare, in una, due, tre ore, a chiudere i conti di tanto tempo e tanto amore, tanta distruzione e tanto tradimento. e accennano e sfuggono, e sanno che non possono risolvere e non c’è niente da fare, e poi c’è solo silenzio, e restano uno davanti all’altra, zitti, senza guardarsi se non di sfuggita, senza parlarsi perché vai a trovarle, parole che in tutto questo abbiano un senso.
e poi si sente, scusi?, scusi? e all’inizio la ignorano. ma lei insiste, scusi, ha una sigaretta. e la donna si volta in silenzio, e guarda quasi sconcertata questa tizia che si sta intromettendo con tanta leggerezza. e le vorrebbe parlare, dirle almeno un sì, prego, ma mica ce la fa a farsi uscire una parola, la guarda in silenzio e le allunga il pacchetto e l’accendino, e la tizia forse a quel punto vede e capisce, che proprio non era il caso, ma resta intrappolata lì con loro, in quella loro gabbia che per alcuni istanti sta imprigionando anche lei. e accende la sigaretta con movimenti nervosi, perché adesso vorrebbe proprio sparire, e poi ringrazia e si allontana, e lei a quel punto recupera tutto quello che può racimolare di sé e mormora, prego. e tornano uno di fronte all’altra e per un attimo sorridono, perché fa davvero un po’ ridere la tizia, la sigaretta, l’imbarazzo, la pessima scelta del tempo e dello spazio e delle persone. è stato buffo. e quindi fanno, contemporaneamente, l’ultimo sorriso. ed è peggio.
perché poi alla fine è questo il senso del perdere una persona. che resta uno spazio vuoto, che non sarà mai più riempito da un sorriso sfuggito a entrambi per qualcosa di buffo, buffo nonostante tutto, nonostante in quello che sta succedendo non ci sia nulla di divertente. che insieme, di tutto, non si sorriderà più.

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