giovedì 20 ottobre 2011

si spegne la candela

del genio dell’ascensore che ti dice ti chiamo fra stasera e domattina e 24 ore dopo stai ancora lì ad aspettare e a chiederti se niente niente è affogato.
di quelli che, sorpresona, a roma in autunno piove, stato di calamità, che chi avrebbe potuto mai immaginare.
di chi ha fatto le fogne e di chi le dovrebbe gestire che alle sei di mattina sei svegliata dal rumore dello scarico del lavandino in cucina che siccome diluvia sta eruttando aria acqua e rifiuti assortiti.
della tua amica bloccata sul raccordo da tre ore che inizi a pensare di portarle una coperta e un panino; l’acqua magari no.
di quello con cui vorresti tanto lavorare ma che con tutte le proposte che potevi fargli sei andata a colpo sicuro su un argomento su cui ha appena rimediato una buca.
dei protagonisti della suddetta buca che fino a stamattina ti stavano tanto simpatici e ora ti auguri che ogni loro scarico in cucina in bagno e in ogni dove funzioni molto peggio del tuo.
dei pomeriggi di down che l’unica è tirare il fiato farsi un tè caldo guardarsi un film e menomale che hai una buona scorta di sigarette.
dei blog usati per lamentarsi, così non ti lamenti fuori.

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