giovedì 5 settembre 2013

dell'inutilità irreversibile del tempo

prendere tempo. perdere tempo. o della meraviglia dei suoni simili.
volevo scrivere che da quando ho letto 1602, sono convinta che daredevil sia il preferito anche di neil gaiman. volevo scrivere delle notti passate a bere vino e creare in inglese, e delle mattine passate a bere caffè, e tentare di dare la lucidità del caffè all'entusiasmo del vino.
ma sono anch'io ormai convinta da molte lune dell'inutilità irreversibile del tempo. chi vuole prendere tempo, perda il suo. prendere e perdere, perdere e prendere. nessuna altra chance.
se siete in trappola, non importa se siete ostaggio di voi stessi o di un'altra persona.
se siete incapaci di trovare, nel grande romanzo del vocabolario italiano, il capitolo sulla d con quel meraviglioso paragrafo che parla di dignità, il capitolo sulla r con quel meraviglioso paragrafo che parla di rispetto, non importa di chi abbiate perso la stima e la fiducia.
grazie per quello che ho imparato da sola. per il coraggio, per la leggerezza con cui vedo i giganti sulla mia linea dell'orizzonte, e li considero mulini a vento. grazie per lo spazio. ma il tempo è mio.

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