domenica 20 ottobre 2013

questa casa non è un albergo per spiriti guida

noi si era tutti alle prese con le nuove abitudini dettate da her ladyship, che comunque sono anche abbastanza singolari. per dire, qui nessuno cucina francese. neanche inglese. a dire il vero, qui spesso nessuno cucina. cioè, a fare un cottage pie ci arriviamo pure, il problema è che her ladyship, da aristocratica di età edoardiana, non ha idea di cosa sia quella roba, e gradirebbe sapere quando intendiamo servire le quaglie in aspic. la risposta sarebbe, più o meno mai, ma la stiamo dissimulando bene. insomma, noi si stava tutti qui (più che altro io e la poltrona verde) a studiare il libro di ricette di mrs. bridges, la parte upstairs per her ladyship e la parte downstairs per noi, quando all'improvviso è arrivato un altro spirito guida. che, voglio dire, passi uno, che tanto il grande spirito del bradipo non è che si noti poi molto; passi due, che comunque avere a che fare con her ladyship è anche divertente; ma tre, mi sembra che si stia esagerando. soprattutto considerando il fatto che questo è sì uno spirito guida, ma non ci riguarda. è lo spirito guida di qualcun altro, che si è momentaneamente parcheggiato qui perché il qualcun altro non se lo fila per niente.
comunque, paglia è arrivato l'altra notte. lo chiamiamo paglia perché, appena è comparso, ha declamato, devi andare a milano e comprare un pagliaccetto. mostrando la foto di un paio di doposci. ho cercato di spiegargli la sostanziale differenza fra un pagliaccetto e dei doposci (ho sorvolato sul fatto che andare a fare shopping a milano non è il massimo della comodità), ma lui insiste che i doposci si chiamano pagliaccetto. quindi ora lo chiamiamo pagliaccetto, abbreviato in paglia su suggerimento del grande spirito del bradipo, che con i nomi troppo lunghi si stanca; o anche, mr. paglia, come dice her ladyship.
paglia è molto depresso. il tipo a cui dovrebbe fare da spirito guida, quando gli si è manifestato, gli ha risposto, testuali parole, che lui non esiste (lui paglia, non lui il tizio che dovrebbe accollarsi paglia). e ha poi aggiunto che avrebbe persino dimenticato di averlo visto, poiché la memoria di certi eventi deve scorrere via come la corrente di un fiume. a questo punto del racconto, mentre paglia scuoteva la testa sconsolato, l'albero di natale nano è scoppiato a ridere, il bastone della pioggia ha sbuffato con discrezione, e la poltrona verde ha replicato: e tu non gli hai risposto, ma che minchia dici?
quindi, niente, paglia per ora resta qui. è stato deciso dall'assemblea del soggiorno, presenti mobilia varia, tre spiriti guida, un unicorno rosa, un elefantino viola, il dio anubi che si è astenuto perché non si intromette nelle faccende dei mortali almeno finché non sono morti, e gatto che però dormiva, che il mio compito è recuperare il tizio a cui paglia dovrebbe fare da spirito guida, e convincerlo a collaborare. sinceramente, io lo capisco pure, qualcuno che non vuole uno spirito guida incapace di distinguere un pagliaccetto da un paio di doposci. però mi dispiace per paglia. e comunque questa casa non è un albergo per spiriti guida. anche perché stanno tutti qui gratis.

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