lunedì 7 ottobre 2013

we will we will rock you - 5

nel 1995 realizzò un capolavoro. è tuttora tentata di definirla una performance artistica. mentre trascinare un uomo a un concerto (a un "buon" concerto, per gli standard maschili di "buon") è piuttosto facile, trascinarci tre donne è alquanto complicato. riuscire a trascinare un gruppetto di amiche a un concerto di un cantautore romano a loro sconosciuto, perché suonava un chitarrista a loro sconosciuto, di un gruppo musicale a loro sconosciuto, è arte. quell'estate lì lei ammassò sotto un palco, per quanto un po' a fatica, una triade di signorine che a fine serata commentarono, ma cos'era quella cosa che suonava? la chitarra. no, quell'altra, quella che la rigirava e faceva un suono strano.
il 1996 fu un anno spettacolare. sarà che a vent'anni è tutto ancora intero, a vent'anni è tutto chi lo sa, o al limite sarà che si è stupidi davvero; ma per tre anni la gioia volò con facilità. poi crollò all'improvviso, quell'universo lì implose, e fu, in un certo senso, la fine dell'età dell'innocenza, un po' per tutti. ma nel febbraio del '96 lei parlò al telefono con il suo preferito, unico strappo alla regola che si era imposta, di non avere mai a che fare realmente con loro. poi li vide vincere arrivando secondi. poi uscì l'album a cui sarebbe rimasta più affezionata. poi tornarono sul palco del primo maggio, e stavolta ci restarono su fino alla fine, il che rispetto a cinque anni prima fu un netto miglioramento. nei due anni successivi ci fu di tutto, concerti, album, tour in america, esibizioni con artisti di cui si era fan without liver. quello che di più bello poteva succedere, successe.
e nel suo, nel loro modo di essere fan, quella generazione di adolescenti cresciuta senza alcuna serietà, senza che la parola genio venisse ripetuta ogni cinque minuti, quando con la sua migliore amica li guardavano e pensavano che erano così piccoli, in fondo, nonostante il più giovane avesse dieci anni più di loro, quando non c'era alcuna venerazione, ma solo affetto, alcuna rincorsa alla citazione perfetta, ma solo cazzeggio, questa fu per molto tempo l'unica consolazione. che era stato tutto bellissimo.

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